"...L’obiettivo è stato quello di creare un lavoro artistico estremo, che non tenesse conto delle convenzioni (sia della poesia che della canzone) e che affrontasse alcuni importanti temi filosofico-esistenziali, senza paura di non piacere a un pubblico. Puri e liberi. Senza compromessi. Con la convinzione però che, trattandosi di temi che riguardano la nostra esistenza e quindi tutti noi, avrebbero bene o male incontrato il favore di molti, se non di tutti..." da Vi diremo le parole che non volete sentire

martedì 14 aprile 2015

Pubblicazione su eBook delle "11 variazioni sul Tempo e le Capre"

Sono lieto di annunciarvi l'uscita nel formato eBook del libro di poesia sperimentale 11 variazioni sul Tempo e le Capre. Si tratta dell'edizione di un testo presentato in alcune importanti rassegne di poesia a metà degli anni '80, il periodo durante il quale ho sviluppato il programma Lispoeta per scrivere poesia ed è iniziata l'esperienza della Computer Poetry. Prossimamente (probabilmente entro 30 giorni) uscirà la versione in lingua inglese distribuita anche sul mercato americano.

In vendita presso tutte le più importanti librerie online.



11 variazioni sul Tempo e le Capre è stato scritto in una sola giornata nel lontano 1987, con alcune piccole modifiche apportate successivamente. Nonostante sia stato concepito senza l'ausilio del computer, risente in modo evidente della produzione poetica sviluppata con l'utilizzo dei programmi per scrivere poesia dello stesso autore: associazioni di parole fuori dalla comune logica, neologismi, un ritmo del verso in continua evoluzione ma anche una struttura evidente che non rappresenta una gabbia ma un centro da cui si dipana una spirale incontrollabile. Il tono ha un sapore tragico all'inizio ma via via che si procede con le variazioni la prospettiva comincia a spostarsi progressivamente verso l'ironico, il grottesco e il nonsenso. Mentre si prosegue nella lettura la poesia diventa uno specchio beffardo che non riproduce mai la stessa immagine ma lascia al lettore le più vaste possibilità di interpretazione con il sospetto che in realtà è il lettore stesso a costruire il senso piuttosto che il poeta.
Le 11 variazioni sono state presentate originariamente in alcune rassegne di poesia con la recitazione live dell'autore che negli anni '80 e nei primi anni '90 aveva svolto molte sperimentazioni sull'uso della voce nella poesia. Lo stile di Olmeda non ha nulla a che fare né con la poesia sonora né con la classica recitazione teatrale della poesia. I continui cambiamenti di tono e di timbro, il tempo della voce che si dilata, si restringe magari improvvisamente si ferma si coniugano con la struttura delle variazioni aumentandone il potere comunicativo. L'ascoltatore non si preoccuperà più del senso ma verrà assorbito dalla parole come da un flauto magico che farà dimenticare completamente il senso della poesia, il senso della recitazione e il senso della vita.
Ma c'è sempre qualcosa che non può essere mai dimenticato. Mentre la poesia avanza verso l'ultima variazione la realtà è in agguato dietro le formule magiche dei versi, la magia del flauto si dissolve, il serpente cade nel cesto e il poeta è solo sul palco per l'atto finale.

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PIERO OLMEDA ha prodotto molti spettacoli di poesia, tra cui la performance Odio la Poesia durante la quale distrusse in diretta un numero imprecisato di televisori a tubo catodico, Deus ex Machina dove le azioni di due attori sul palco venivano pilotate via radio da un programma per computer, Leopardi Express nel quale impersonava il poeta Giacomo Leopardi che resuscitava per accorgersi poi del manifesto dello sbarco sulla luna, Faust un insieme di monologhi di poeti storici alla fine del quale scendeva attraverso una botola sul palco tra le fiamme, Black Hole con sette ballerini che danzavano nel buio in un labirinto di fili luminosi. Ha realizzato presso il Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova i poemi Zero e L'allegro Faust recitati dalla voce sintetizzata del computer (in collaborazione con Graziano Tisato), che sono stati diffusi in Italia e in numerosi altri paesi. E' stato il fondatore della Computer Poetry italiana realizzando il programma per scrivere poesie Lispoet con il quale ha prodotto alcuni testi presentati nei più importanti festival di poesia e arte elettronica, tra cui il First International Symposium on Electronic Art (Olanda). Ha coordinato varie rassegne di poesia e arte elettronica tra cui Scritture & Oltre e il Computer & Art Festival. E’ stato direttore della prima rivista italiana dedicata interamente alla Computer Art, Poetronike. Negli ultimi anni si è dedicato alla scrittura di racconti e romanzi che saranno pubblicati prossimamente a partire dalla raccolta di racconti La Bellezza e la Bestia

Il ritratto realizzato al computer di Piero Olmeda di questo blog è di Silvano Onda

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